Spoilers!
Vikings è la bella (sì, genuinamente bella) e interessantissima serie creata da Michael Hirst, già sceneggiatore di Elizabeth, Elizabeth - The Golden Age e creatore di The Tudors e Camelot. Nonostante non sia una fan di nessuna di queste due serie (sono riuscita a vedere solo i primi venti minuti di Camelot, poi ho spento il pc per disperazione), ho dato una possibilità a Vikings non solo perché, come molto finemente suggerisce il titolo, ha come protagonista il popolo vichingo (e in particolare Ragnar Lothbrok, personaggio tra storia e leggenda che potete benissimo trovare anche su Wikipedia), ma anche perché a trasmetterlo è la versione canadese di History Channel: ciò mi ha fatto suggerire che, magari, sarebbe stata una serie ben diversa da The Tudors.
Vikings in effetti soddisfa le aspettative: personaggi ben costruiti, un plot interessante, belle scene di combattimento. Protagonista della serie è Ragnar Lothbrok, vichingo che, come Ulisse, desidera esplorare le terre ad Ovest in cerca di fortune e ricchezze. Ad insaputa dello jarl Haraldson (il termine "jarl" in Scandinavia era un titolo con cui si indicava una persona nobile e che può avere un corrispettivo con il titolo di "duca": infatti solo il re era superiore allo jarl) il quale, come ogni anno, vuole organizzare le razzie dei suoi uomini presso le solite terre dell'est, Ragnar e l'amico Floki costruiscono una drakkar e coinvolgono il resto degli uomini dello jarl, alla ricerca delle terre dell'Ovest. Molti accettano (tra cui il fratello di Ragnar, Rollo), altri no... fatto sta che il gruppo riesce a raggiungere Lindisfarne, un'isola dell'Inghilterra del Nord, abitata solo da un gruppo di monaci.
I vichinghi di Ragnar hanno fortuna: trovano un ricco bottino, massacrano i monaci indifesi e rapiscono i sopravvissuti per venderli come schiavi. Athelstan (interpretato da George Blagden, il Grantaire di Les Miserables) è uno dei pochi monaci a giungere incolume in Scandinavia e verrà preso come schiavo da Ragnar quando lo jarl pretenderà la quasi totalità del tesoro, in cambio della sua tolleranza. Proclamati come eroi, il gruppo di Ragnar (che questa volta porta sua moglie con sé, la shieldmaiden Lagertha) saccheggia per la seconda volta l'Inghilterra (grazie soprattutto all'astuzia di Ragnar, che si è informato sulle usanze di quella terra interrogando Athelstan), inimicandosi però il re dell'allora regno di Northumbria (consiglio ogni tanto di stoppare la puntata e di fare qualche capatina su Wikipedia: si scoprono cose belle :D). Di ritorno in Scandinavia, Ragnar e i suoi uomini vengono osannati ma, per una serie di ragioni, i rapporti con lo jarl si incrinano.
In questa puntata infatti alcuni uomini dello jarl attaccano Ragnar e la sua famiglia, distruggendo tutto ciò che possiedono: riescono tuttavia a fuggire (c'è anche Athelstan con loro) e trovano rifugio presso Floki. Ragnar è ferito gravemente ma, nonostante ciò, decide di battersi faccia a faccia contro lo jarl, sperando nel favore degli dèi.
Insomma, Vikings è una serie che merita: datele due episodi per ambientarvi, e poi decollerà da sé. Ragnar, Floki e Athelstan sono tre personaggi meravigliosi e ben costruiti, nonostante alcune ingenuità che tuttavia ignoro più che volentieri. Spero che duri il più a lungo possibile, perché se lo merita.
Commento eXtremo: puntata che segna l'inizio di un cambiamento (forse) e che approfondisce il rapporto tra Ragnar e Athelstan, nonostante le diverse religioni professate.
Nessun commento:
Posta un commento