venerdì 19 aprile 2013

Game of Thrones 3x03 - Walk of Punishment

SPOILERS!

Se pensavate che la terza stagione abbia finalmente iniziato ad entrare nel vivo dalla scorsa puntata, beh... non avete ancora visto questa!

"Walk of the Punishment" è una puntata davvero singolare: può essere definita quasi la "puntata dei silenzi imbarazzanti" (il funerale di Lord Hoster Tully, la riunione del Concilio ristretto), ma devo dire che è anche stata una delle puntate più divertenti della serie fino ad ora! Basta prendere in considerazione proprio la scena del Concilio ristretto: quasi completamente silenziosa, parecchio simbolica (soprattutto per quanto riguarda i personaggi di Baelish, Cersei e Tyrion) e molto, molto esilarante nella sua semplicità.


In questa puntata i personaggi che vediamo sono molti, anche se pochi di questi continuano particolarmente a vivere le proprie vicende: sì, Jon Snow e i bruti continuano ad essere intimoriti dagli Estranei (a cui evidentemente, come gli alieni, piace fare cerchi... non nel grano, ma nella neve. E con carcasse di cavalli), Mormont e i suoi Guardiani trovano rifugio presso quel porco di Craster (con Gilly, la ragazza conosciuta in precedenza da Sam e Jon, che ha appena partorito un figlio maschio: e i maschi non hanno lunga vita, presso Craster), Melisandre parte verso non si sa bene dove (forse per cercare un bastardo di Robert Baratheon, in modo da poterlo sacrificare al Dio della Luce?) e Arya dice addio a Frittella, ma i protagonisti della puntata sono innanzitutto Jaime Lannister (per ovvi motivi), seguito dal fratello Tyrion, Daenerys e Robb insieme alla madre Catelyn. Ah, è c'è anche Theon Greyjoy... ma credo non interessi a nessuno di Theon Greyjoy :D Allora... diciamo che c'è anche Ramsay Bolton, alias Simon di Misfits.


La puntata si apre con il funerale di Lord Hoster Tully che, secondo la tradizione di Delta delle Acque (che come ambientazione mi ricorda un po' la zona di Atlantide di Gardaland... ed è una bella cosa, perché l'Atlantide di Gardaland mi piace un casino), avviene incendiando la barca funebre scoccando una freccia infuocata. Questo compito spetta al fratello di Catelyn, un mezzo sfigato che oltre ad essere trollato da suo zio - il Pesce Nero, che mi ha fatto una buonissima impressione - viene pure sgridato da suo nipote, Robb "Robbino Caro" Stark: SI OBBEDISCE AL RE DEL NORD, NON L'HAI CAPITO???!!! Questi signorotti nobili che non hanno capito che gli Stark sono i più fighi... (sono anche sfigati, eh. Ma sfigati fighi). Finalmente vediamo Robb comportarsi da vero re, dato che nelle prime due puntate si era dato più spazio a Catelyn... Catelyn che, se nel libro è odiosissima (i capitoli più noiosi sono i suoi, altro che quelli di Sansa), nella serie è un personaggio veramente ben affrontato e riesco a sopportarla senza problemi.


Intanto Tyrion - durante la già citata scena del Consiglio - viene nominato dal padre il nuovo Maestro del Conio, dato che Petyr "Barba di Fregna" Baelish, ora Lord di Harrenhal (almeno in teoria), ha intenzione di sposare Lysa Arryn in modo da avere Nido dell'Aquila dalla parte dei Lannister. Altra scenetta comica (veramente, in 'sta puntata non si fa che ridere. Tranne alla fine) è la ricompensa di Pod, scudiero di Tyrion che ha salvato la vita al Folletto durante la Battaglia delle Acque Nere.

Emblematico è l'intervento di Ramsay Snow, figlio bastardo di Lord Bolton, che decide di aiutare Theon Greyjoy a fuggire: nel terzo libro questa parte non è presente, e probabilmente è stata anticipata nella serie per chissà quale motivo... Ma sono soddisfatta dell'adattamento di questa serie, perciò mi fido quasi ciecamente degli sceneggiatori.
Certo che per aiutare Theon Greyjoy devi proprio essere messo male...


Ma la parte più scioccante riguarda senza alcuna ombra di dubbio Jaime Lannister, lo Sterminatore di Re, colui che grazie alla sua mano destra è sicuramente uno degli spadaccini migliori dei Sette Regni. O meglio, lo era. Sì, perché i suoi carcerieri lo hanno privato proprio della mano destra, anche se è riuscito a salvare l'onore di Brienne con una menzogna.
E, da questo momento in poi, il personaggio di Jaime subirà una bellissima evoluzione.

Commento eXtremo: puntata soddisfacente al 100%, tra comicità demenziale e il suo esatto opposto.

mercoledì 17 aprile 2013

Doctor Who 7x09 - Cold War

Spoilers!


Sarò molto breve nel commentare l'ultima puntata di Doctor Who, "Cold War": scritta da Mark Gatiss (già sceneggiatore di alcune puntate, nonché creatore di "Sherlock" insieme a Moffat), è un episodio perfettamente autoconclusivo che non contribuisce per nulla alla trama orizzontale e, anche se in sé non è una brutta puntata, di sicuro non brilla e, anzi, a tratti è anche un po' noiosa: in effetti potrebbe essere quasi definito un "Alien" tarocco per famiglie. L'unico contributo alla storyline principale potrebbe essere un accenno veloce a certe faccende segrete del Cremlino, che potrebbero essere un collegamento (chissà in che modo) ai piani della Grande Intelligenza.


La storia è ambientata nei pressi del Polo Nord, nel 1983, quindi in piena Guerra Fredda: un sottomarino russo sta ritornando in patria dopo aver trovato quello che si crede essere un Mammut ibernato: in realtà è un Ice Warrior proveniente dal pianeta Marte, rimasto congelato per 4000 anni. Il Tardis porta il Dottore e Clara proprio all'interno del sottomarino, poco dopo che l'Ice Warrior è stato liberato dal ghiaccio da un giovane idiota. Skaldak - questo è il nome dell'alieno - decide di vendicarsi di tutto l'equipaggio del sottomarino (mettendo a repentaglio il destino stesso del pianeta, dato che potrebbe lanciare dei missili/bombe nucleari che segnerebbero l'inizio di una Terza Guerra Mondiale), dopo che questo ha cercato di attaccarlo, nonostante gli ammonimenti del Dottore.


Ovviamente tutto si risolve con il classico happy ending, in questa puntata particolarmente scontato, senza contare che il personaggio di Clara nel corso delle vicende mostra una debolezza che prima non esisteva: spero sia stata semplicemente una scelta dello sceneggiatore e che, nelle prossime puntate, torni la Clara "gagliarda" a cui ci sta abituando questa seconda parte della settima stagione.

Commento eXtremo: classica puntata autoconclusiva un po' sotto gli standard.

domenica 14 aprile 2013

Hannibal 1x02 - Amuse-bouche

Spoilers!

Questo secondo episodio del nuovo progetto di Bryan Fuller (tratto dal romanzo "Red Dragon" di Thomas Harris, anche se ne narra le vicende precedenti) promette, più ancora del pilot (ma i pilot difficilmente mi convincono: di solito una serie inizia veramente a ispirarmi dal secondo o dal terzo episodio... Sì, sono un po' 'na tardona D:), dicevo (scusate, metto veramente TROPPE parentesi!!), dicevo, questo nuovo progetto di Fuller promette molto sulla qualità futura della serie: se nell'episodio pilota mi avevano poco convinto certe deduzioni "esagerate" del profiler Will Graham, in "Amouse-bouche" (azzeccata anche l'idea di intitolare ogni episodio con il nome di un cibo "raffinato", data la passione del dottor Lecter per la buona cucina) questo non appare. Ho come il presentimento, però, che nemmeno questa serie di Fuller durerà a lungo (le do massimo tre stagioni), ma non si sa mai. Tvb, Fuller. Seriously. E' il grande pubblico che non ti ama.


In questa puntata vediamo l'agente Crawford spingere Graham a seguire una terapia, assistito proprio dal professor Lecter, in modo da superare il trauma dell'omicidio commesso nella prima puntata: Graham infatti non solo ha ucciso un assassino-cannibale-seriale, ma ha anche reso orfana una ragazzina, Abigail Hobbs (ora in ospedale in pessime condizioni), che però è sospettata di aver aiutato il padre nelle sue carneficine. Intanto, mentre si indaga ancora sull'identità del secondo cannibale in circolazione, spunta fuori il caso di un pazzo che induce i diabetici in coma per poi sotterrarli ed utilizzarli come una sorta di "serre" per funghi: questo perché il pazzo in questione è interessato alle abilità connettive dei funghi, di cui gli esseri umani sono privi.


Graham cerca di sfruttare la sua forte empatia per tracciare un profilo iniziale del criminale, ma il trauma subìto a causa del caso Hobbs lo frena: ad averlo segnato, tuttavia, non è stato l'omicidio in sé quanto il senso di onnipotenza che ha provato nel privare una persona della sua vita. Molto bello è il dialogo che Graham ha insieme al dottor Lecter in proposito: anche Dio uccide, e continua ad uccidere proprio per continuare a sentirsi potente.
Nel frattempo una giornalista di tabloid, Freddie Lounds, mette il naso nel "caso dei funghi", alla ricerca di uno scoop scandaloso sull'FBI, prendendo di mira in particolar modo proprio Graham, ma le cose per lei non finiscono bene.

Commento eXtremo: anche se il tema dell'"oddio-ho-ucciso-e-ora-mi-sento-Dio-e-mi-sento-in-colpa-per-questo" è un cliché fin troppo abusato, il rapporto tra Graham e Lecter si fa sempre più interessante. Da notare, inoltre, l'attenzione alla fotografia e agli ambienti, presente in ogni serie tv creata da Fuller.

P.S.: ah, avrei voluto commentare anche il pilot di Da Vinci's Demons ma, appena ho visto Lorenzo De Medici, mi sono rifiutata di continuare a vederlo. Ho resistito 13 minuti.

venerdì 12 aprile 2013

Game of Thrones 2x02 - Vikings 1x06

Spoilers!

Con un po' di ritardo - I'm sorry! - commento le due grandi serie della domenica americana: Game of Thrones e Vikings, che purtroppo non sento tanto nominare in giro, anche se merita tantissimo. In particolare la puntata di lunedì, "Burial of the Dead", è probabilmente la migliore puntata fino ad ora, insieme all'episodio che l'ha preceduto, "Raid".

Ma, prima di parlare di questi tanto amati vichinghi, iniziamo da Game of Thrones! Se la prima puntata era soprattutto di introduzione (infatti solo nell'ultima parte relativa a Daenerys mi sono esaltata un po'), in questo secondo episodio già le cose iniziano a farsi coinvolgenti, probabilmente perché sono presenti alcuni tra i personaggi più amati della serie: Arya, che in questa puntata ha il "piacere" di incontrare la Fratellanza senza Vessilli guidata da Beric Dondarrion e da Thoros di Myr, e Jaime Lannister, fiancheggiato da Brienne di Tarth. Ed è proprio questa insolita coppia ad avere la meglio in questa puntata: i loro dialoghi sono così brillanti da superare quelli di Tyrion e di Cersei della scorsa puntata.


Ma questa, soprattutto, è la puntata dei nuovi personaggi: i fratelli Reed, Thoros di Myr e Lady Olenna, alias "la regina di spine".
Teoricamente Meera e Jonjen Reed sarebbero dovuti apparire nel corso della seconda serie, quando gli alfieri di Robb Stark hanno rinnovato il loro giuramento al Re del Nord (THE KING IN THE NORTH!!!! <3) ma, probabilmente per il già alto numero di nuovi personaggi della stagione scorsa (mai è stato così utile uno schemino con tutte le famiglie di Westeros), il loro arrivo è stato posticipato in questa. E, nonostante l'improvviso incontro tra i Reed e Bran Stark (in fuga verso la Barriera con il fratello Rickon, Hodor, Osha e i due metalupi: Estate e Cagnaccio), Jonjen e Meera fanno subito una bellissima impressione: oltre ad essere azzeccati fisicamente (soprattutto Meera: almeno, io me l'ero immaginata pressapoco così), le scene che li vedono protagonisti recuperano subito il tempo perduto, tagliato nella seconda serie. Jonjen addirittura mi sembra molto più interessante nella serie che nel libro, e la scena in cui riesce a tranquillizzare Estate senza problemi è bellissima.


Intanto conosciamo un po' più da vicino la famiglia Tyrell, che a quanto pare si imparenterà con i Lann... ehm, cioè, volevo dire, con i Baratheon, grazie al matrimonio tra Jeoffrey (sempre più odioso, è inutile che lo dica: ha pure bisogno di una balestra più comoda, altrimenti non la sa manco usare) e Margaery. Ma i Lannister sono un branco di serpi (altri che leoni), e questo Olenna Tyrell, madre dell'attuale Lord Tyrell e nonna di Margaery, lo sa bene: per questo decide di interrogare Sansa Stark (che, poverina, fa tanto gli occhi dolci a Loras senza sapere che i suoi gusti sono ben differenti...) sul "buon cuore" di Jeoffrey. "Buon cuore" che è praticamente inesistente, e Sansa non riesce a mentire a lungo. Certo, questo non cambierà le cose: Margaery sposerà Jeoffrey, il re più odioso della storia di Westeros, ma la ragazza sa bene come comportarsi con lui. Di sicuro la serie sta riuscendo ad approfondire personaggi che nei libri vengono descritti solo marginalmente: nella serie Margaery Tyrell è sicuramente qualcosa in più della vedova di un finto re gay (che, tra le altre cose, si faceva suo fratello. Dettagli).


Ma sicuramente uno dei ritorni più attesi era quello di Arya Stark: in fuga insieme a Gendry, bastardo di Robert Baratheon (ma lui non lo sa!), e Frittella (si chiamava Frittella?), la ragazza si imbatte nella Fratellanza senza Vessilli e in Thoros di Myr, detto "il prete rosso". Nel libro mi sono sempre immaginata Thoros con un'espressione un po' più corrucciata e burbera, mentre invece nella serie ha questa faccia solare da "urca urca tirulero oggi splende il sol": e come interpretazione devo dire che mi è piaciuta un sacco! Non vedo l'ora che appaia anche il vero leader della Fratellanza: Beric Dondarrion.


Intanto Tyrion continua a farsi Shae, Cersei si sta accorgendo che suo figlio è sempre più idiota e, soprattutto, Theon Greyjoy viene giustamente torturato da quei simpaticoni dei Bolton :)
Purtroppo le scene con Robb Stark coinvolgono sempre maggiormente Catelyn: questo perché in effetti nei libri non conosciamo mai il suo punto di vista (cosa che mi rattrista molto), mentre invece leggiamo quello di TUTTI gli altri Stark (Rickon a parte... ma Rickon è forse il personaggio più inutile della serie)... Ditemi se non è ingiustizia questa :( 

Commento eXtremo: le vicende iniziano a muoversi. Jaime e Brienne vincono questa puntata! :D E Jonjen e Thoros fanno subito una bellissima impressione :)

Ora possiamo passare a Vikings...

Spoilers!

Vikings procede molto spedita, dal punto di vista della trama: in sole sei puntate il nostro protagonista, Ragnar Lothbrok, ha organizzato la prima "spedizione" verso le terre dell'Ovest, razziato l'Inghilterra due volte, rischiato la morte per processo e, ora, ha già uno scontro diretto con lo jarl Haraldson. I due vichinghi hanno i loro punti deboli: Haraldson non è più giovane e Ragnar non è ancora guarito dalle ferite procuratesi durante il saccheggio degli uomini dello jarl. Tuttavia, non c'è storia: Ragnar uccide lo jarl, sostituendolo al potere. Durante il resto della puntata vediamo i preparativi del funerale e i giuramenti al nuovo jarl, mentre il fratello di Ragnar, Rollo, decide di sposare la vedova di Haraldson, Siggy. Infatti, anche se è sempre rimasto fedele al fratello e non l'ha tradito nemmeno quando Haraldson gli aveva offerto in sposa la sua stessa figlia, Rollo non ha mai voluto rimanere inferiore a Ragnar e, ora che lui è diventato jarl, essere considerati alla pari è ora impossibile.


Intanto Athelstan, che nella scorsa puntata era sembrato più tollerante nei confronti degli usi vichinghi, rimane sconvolto da certe usanze che ha modo di conoscere durante il funerale dello jarl... In effetti per ora non si è ribellato in alcun modo alla sua nuova condizione e non può fare a meno di ammirare Ragnar, anche se ha contribuito a sterminare il suo monastero: ma quanto potrà durare?

Commento eXtremo: una delle più belle puntate di Vikings, non c'è altro da dire. Solo una cosa: rinnovatelo, PLS.

martedì 9 aprile 2013

Doctor Who 7x08 - The Rings of Akhaten

Spoilers!

In seguito allo scorso episodio, il primo dopo la pausa invernale, lo sceneggiatore Steven Moffat ci saluta e ritornerà solo con l'episodio numero 14, che verrà trasmesso a maggio. A prendere momentaneamente le sue redini è Neil Cross, novello della serie del Dottore che però ha già un passato corposo alle spalle: creatore della serie "Luther", ha anche sceneggiato "La Madre", il film prodotto da Guillermo del Toro appena uscito in Italia.

Neil Cross ci presenta attraverso gli occhi del Dottore i genitori di Clara Oswin Oswald e il modo in cui si sono incontrati: grazie alla foglia rossa che Clara custodisce nel suo diario dei 101 posti da visitare, un tempo appartenuto alla madre Ellie, morta prematuramente. Il Dottore è determinato a scoprire il segreto dell'esistenza di Clara, morta già due volte in periodi storici diversi, ed è per questo che decide di incontra in diversi momenti della sua vita.


Nel resto della puntata non scopriamo d'altro su Clara: ad essere chiarito è solamente il "mistero" della foglia rossa. Continua ad intrigarmi sempre di più, però, il fatto che a 23 anni Clara non aggiornò il suo diario, come invece aveva fatto ogni anno e come avrebbe fatto anche in seguito (in merito a questo rimando al commento della scorsa puntata, qui). Che la madre sia morta quando Clara aveva 23 anni? Probabile. 
Come prima "gita", il Dottore decide di portare Clara alla Festa delle Offerte di Akhaten, che si svolge ogni mille anni per commemorare il dio che, secondo le popolazioni di quell'insieme di pianeti, ha dato origine alla vita di tutto l'universo. In seguito si scopre che questa commemorazione in realtà consiste nel sacrificare al dio dormiente la Regina degli Anni, che durante la sua vita viene istruita e preparata in modo che conosca ogni storia, canzone e novella di Akhaten. Questo dio infatti (che per appunto si sveglia ogni mille anni per cibarsi della Regina) si nutre dei ricordi delle persone.


In quest'occasione la Regina degli Anni è Merry, una ragazzina che nella prima parte della puntata viene aiutata da Clara perché teme di non riuscire ad accontentare il dio, chiamato "il Nonno" dai suoi fedeli. Ovviamente la bambina non immagina che il suo compito sia quello di sacrificarsi: scoperto questo, il Dottore e Clara cercano di salvarla in ogni modo dalla fame del dio, tanto che il Dottore quasi si sacrificherà per riuscirci (bello è il discorso che fa al dio prima di offrirsi). E' Clara, tuttavia, a placare finalmente la fame del dio, sacrificando proprio la foglia che permise ai suoi genitori di conoscersi: foglia che è anche il simbolo di tutti quei giorni che la madre di Clara avrebbe potuto vivere, se solo non fosse morta.


Come in (quasi) ogni puntata di Doctor Who, tutto si risolve per il meglio. Tuttavia, il Dottore ha solo una definizione per Clara: she's not possible.
Senza contare che il Tardis non permette alla sola Clara di entrare al suo interno, proprio come era successo a Jack Harkness dopo essere diventato immortale...

Commento eXtremo: la classica puntata di Doctor Who a sé stante rispetto alla trama orizzontale, con un bel monologo del Dottore. Puntata dopo puntata, inoltre, Clara si dimostra essere un'accompagnatrice meno passiva di certe altre del passato del Dottore.

sabato 6 aprile 2013

Hannibal 1x01 - Apéritif

Spoilers!!

"Hannibal" è la nuova serie creata da Bryan Fuller (Dead Like Me, Wonderfalls, Pushing Daisies), le cui serie purtroppo non hanno mai superato la seconda stagione. Questo perché Fuller ha un suo modo e un proprio gusto personale di raccontare storie già particolari di per sé (spesso trattando del tema della morte in maniera piuttosto singolare e parecchio surreale) che, sebbene creino attorno a sé una cerchia di seguaci fedeli, spesso questa si rivela troppo ristretta per decretare il successo di una serie: è proprio ciò che è capitato con l'ultimo "Pushing Daisies", interrotto con uno sbrigativissimo finale dopo due stagioni. Nonostante la chiusura delle serie, tuttavia, sono numerosi i progetti riguardo una possibile continuazione o approfondimento della storia: infatti la Wildstorm (casa editrice assorbita dalla DC Comics) sta sviluppano una mini-serie di forse 12 numeri, senza contare che Fuller ha dichiarato che sarebbe disposto a realizzare un tv movie o una mini serie per la Starz. Si sta parlando addirittura di un musical! (tra l'altro uno dei personaggi della serie è stato interpretato da Kristin Chenoweth, conosciuta per essere la co-protagonista di uno dei musical più visti negli ultimi anni: Wicked).


Termino la dissertazione sul passato di Fuller aggiungendo che, dopo Hannibal, lo sceneggiatore avrebbe voluto creare una serie sui Munsters, famiglia protagonista di una serie anni '60 che ai tempi faceva concorrenza agli Addams e ai Collins: Bryan Singer girò addirittura il pilot, Mockingbird Lane (ne ho parlato qui), ma purtroppo, nonostante il discreto successo, non venne ordinata una prima serie.
Certamente il tema della morte affrontato in una serie come "Hannibal" (perché, ovviamente, si parla proprio del dottor Hannibal Lecter, il cannibale più famoso del cinema) è molto diverso da quello affrontato in una serie come Pushing Daisies, tuttavia è ugualmente riconoscibile la mano di Fuller in certe scelte di narrazione: un esempio è come decide di mostrare l'immedesimazione di Will Graham (personaggio presente nel romanzo "Il delitto della terza luna", di Thomas Harris, e nel film "Red Dragon"), in grado di entrare nella mente dei criminali anche a scapito del suo equilibrio mentale: proprio per la sua instabilità emotiva non può nemmeno essere a tutti gli effetti un agente dell'FBI. Graham infatti viene mostrato proprio nell'atto di uccidere le stesse vittime del serial killer, tale è il suo livello di immedesimazione (ci sarebbe anche una sorta di "finto flashback", ma senza un video di riferimento non saprei veramente come spiegarlo senza essere troppo tortuosa).


Proprio per un caso di cannibalismo, Graham viene aiutato dal dottor Hannibal Lecter, in realtà chiamato dal supervisore dell'FBI Jack Crawford per "psicanalizzare" lo stesso Graham.
Grazie alla notevole immaginazione di Graham, in questo primo episodio l'FBI riesce a catturare il cannibale Garrett Jacob Hobbs, colpevole di aver ucciso diverse ragazze, ma ormai la mente dell'uomo è in bilico verso la follia.

Commento eXtremo: buon pilot che però pecca di certi passaggi logici, fin troppo eccessivi anche per una mente come Graham (dal dire che un killer asporta gli organi dalle vittime al dire che addirittura se li mangia ce ne passa di roba). Spero che migliori puntata dopo puntata.

martedì 2 aprile 2013

Vikings 1x05 - Raid

Spoilers!

Vikings è la bella (sì, genuinamente bella) e interessantissima serie creata da Michael Hirst, già sceneggiatore di Elizabeth, Elizabeth - The Golden Age e creatore di The Tudors e Camelot. Nonostante non sia una fan di nessuna di queste due serie (sono riuscita a vedere solo i primi venti minuti di Camelot, poi ho spento il pc per disperazione), ho dato una possibilità a Vikings non solo perché, come molto finemente suggerisce il titolo, ha come protagonista il popolo vichingo (e in particolare Ragnar Lothbrok, personaggio tra storia e leggenda che potete benissimo trovare anche su Wikipedia), ma anche perché a trasmetterlo è la versione canadese di History Channel: ciò mi ha fatto suggerire che, magari, sarebbe stata una serie ben diversa da The Tudors.


Vikings in effetti soddisfa le aspettative: personaggi ben costruiti, un plot interessante, belle scene di combattimento. Protagonista della serie è Ragnar Lothbrok, vichingo che, come Ulisse, desidera esplorare le terre ad Ovest in cerca di fortune e ricchezze. Ad insaputa dello jarl Haraldson (il termine "jarl" in Scandinavia era un titolo con cui si indicava una persona nobile e che può avere un corrispettivo con il titolo di "duca": infatti solo il re era superiore allo jarl) il quale, come ogni anno, vuole organizzare le razzie dei suoi uomini presso le solite terre dell'est, Ragnar e l'amico Floki costruiscono una drakkar e coinvolgono il resto degli uomini dello jarl, alla ricerca delle terre dell'Ovest. Molti accettano (tra cui il fratello di Ragnar, Rollo), altri no... fatto sta che il gruppo riesce a raggiungere Lindisfarne, un'isola dell'Inghilterra del Nord, abitata solo da un gruppo di monaci.


I vichinghi di Ragnar hanno fortuna: trovano un ricco bottino, massacrano i monaci indifesi e rapiscono i sopravvissuti per venderli come schiavi. Athelstan (interpretato da George Blagden, il Grantaire di Les Miserables) è uno dei pochi monaci a giungere incolume in Scandinavia e verrà preso come schiavo da Ragnar quando lo jarl pretenderà la quasi totalità del tesoro, in cambio della sua tolleranza. Proclamati come eroi, il gruppo di Ragnar (che questa volta porta sua moglie con sé, la shieldmaiden Lagertha) saccheggia per la seconda volta l'Inghilterra (grazie soprattutto all'astuzia di Ragnar, che si è informato sulle usanze di quella terra interrogando Athelstan), inimicandosi però il re dell'allora regno di Northumbria (consiglio ogni tanto di stoppare la puntata e di fare qualche capatina su Wikipedia: si scoprono cose belle :D). Di ritorno in Scandinavia, Ragnar e i suoi uomini vengono osannati ma, per una serie di ragioni, i rapporti con lo jarl si incrinano.


In questa puntata infatti alcuni uomini dello jarl attaccano Ragnar e la sua famiglia, distruggendo tutto ciò che possiedono: riescono tuttavia a fuggire (c'è anche Athelstan con loro) e trovano rifugio presso Floki. Ragnar è ferito gravemente ma, nonostante ciò, decide di battersi faccia a faccia contro lo jarl, sperando nel favore degli dèi.

Insomma, Vikings è una serie che merita: datele due episodi per ambientarvi, e poi decollerà da sé. Ragnar, Floki e Athelstan sono tre personaggi meravigliosi e ben costruiti, nonostante alcune ingenuità che tuttavia ignoro più che volentieri. Spero che duri il più a lungo possibile, perché se lo merita.

Commento eXtremo: puntata che segna l'inizio di un cambiamento (forse) e che approfondisce il rapporto tra Ragnar e Athelstan, nonostante le diverse religioni professate.