Attenzione!!
Sinceramente non mi aspettavo molto da “Ralph Spaccatutto”, nuova fatica Disney che vede alla regia Rich Moore, ex “collaboratore” dei
Simpson e di Futurama: non tanto perché non sono un’appassionata di videogiochi
(anche se mi piace vedere gli altri giocarci ;)), ma proprio perché il trailer,
con quei pochi minuti di presentazione dei personaggi, non era riuscito a
ispirarmi come di solito capita (per dire, non mi sono messa a sbavare davanti al pc come in quello delle "5 Leggende"). Ecco, di solito un trailer mostra già il
meglio del meglio di un film, ma in questo caso invece le “chicche” sono tutte
da vedere: anche se immaginavo il coinvolgimento di più mondi (alla fine la
vicenda si svolge principalmente in tre ambientazioni: Felix Aggiustatutto,
Hero’s Duty e Sugar Rush) , la cura con cui sono stati trattati personaggi e ambientazioni
è quasi commovente, senza contare il gran numero di citazioni che io mi sarò
sicuramente persa (anche se alcune sono veramente palesi: Street Fighter, Super
Mario, Pac-Man, Sonic e tante altre più o meno “velate”).
“Ralph Spaccatutto” prende molte delle tematiche base del
genere avventuroso (tra cui spicca la coscienza di sé: se devi scegliere tra
essere l’Errore di un videogioco dai toni pastello o la Principessa di un mondo
caramelloso, beh, a questo punto è meglio essere entrambe le cose) e le
catapulta nell’infinito mondo dei videogiochi, da quelli in 8bit a quelli con
una risoluzione ben più alta. Proprio
come in “Toy Story” – in cui ad essere raccontato era il mondo dei giocattoli –
“Ralph Spaccatutto” narra e mostra i dietro le quinte di una sala giochi: se in “Toy
Story” l’incontro era tra cowboy e astronauti, in “Ralph Spaccatutto” invece è
tra i giochi preistorici degli anni ‘80 e quelli di nuova generazione,
differenti non solo per grafica ma anche per linguaggio e modi di fare (anche
se questo non impedisce loro di socializzare, o addirittura di innamorarsi), che avviene il confronto.
Così come Woody all’inizio odia e prova invidia per Buzz, allo stesso modo
Turbo – che in questo caso non è il protagonista, ma l’antagonista della storia
- non riesce ad accettare di essere diventato un videogioco vintage e cerca di
conquistare tutti gli altri giochi di corsa, camuffandosi nel governatore di Sugar Rush, Re Candito (ecco, questo sarebbe lo spoilerone del film).
Il
protagonista del film è Ralph, antagonista di un videogioco vintage che, nonostante le
sedute insieme agli altri super-villain, ha come unico desiderio quello di
essere accettato dagli altri: viene infatti evitato da tutti – anche dal
protagonista del suo videogioco, Felix – a causa della sua natura distruttrice,
manco fosse Hulk. Per essere accettato, Ralph decide di conquistare una di
quelle medaglie che solo gli eroi possono auspicare di conquistare alla fine
del livello e, con l’inganno, si intrufola in uno degli ultimi videogiochi di nuova generazione, Hero’s
Duty. In questo mondo alla Alien il capo è Tamora, una tosta guerriera che, suo
malgrado, dovrà entrare nel videogioco caramelloso di Sugar Rush dopo che Ralph
porta via con sé da Hero’s Duty uno degli scarafoidi, alieni assassini in grado di
produrre uova in pochissimo tempo e pericolosi perché non sono consapevoli di
essere parte di un videogioco. In Sugar Rush, che in sostanza è una competizione tra macchine in un mondo che farebbe invidia a Willy Wonka, Ralph conosce Vanellope, una
ragazzina a cui non è permesso gareggiare insieme agli altri kart perché è un
glitch, ossia un bug, e la sua esistenza in realtà non è prevista all’interno
del videogioco. Questi due emarginati riescono a fare amicizia mentre si limitano a seguire i propri interessi (Ralph vuole recuperare la medaglia che Vanellope gli ha rubato, Vanellope vuole partecipare alla corsa dei kart), il tutto mentre
Tamora e Felix cercano Ralph e lo scarafoide intruso, “Felix Aggiustatutto”
rischia di chiudere i battenti in assenza di un cattivo e un certo re adorante
del color salmone trama nell’ombra…
Alla fine l'happy ending è inevitabile: tranne che per il villain, Turbo, che da protagonista di un vecchio videogioco cult diventa il "cattivo" di una trama ben più difficile da gestire di quella di un videogame. Ralph, al contrario, viene accettato per l'antagonista che è, Vanellope da "principessa perduta" alla Rapunzel decide di diventare Presidente e Tamora sposa Felix (questa volta senza scarafoidi nei paraggi): insomma, il perfetto film Disney di Natale, visivamente assai soddisfacente e in cui anche la più piccola comparsa è caratterizzata al meglio. Da ricordare è anche il cortometraggio che precede il film, "Paperman", di John Kahrs (già animatore di A Bug's Life, Toy Story 2, Monsters & Co., Rapunzel e altri): a quanto pare ora i corti non saranno solo un privilegio della Pixar (tanto ormai... Disney... Pixar... alla fine sono una cosa sola: basta vedere quanto di Disney c'è in "Brave" e quando di Pixar c'è in "Ralph"), con la differenza che questa è una commedia romantica in perfetto stile Disney.
Giudizio eXtremo: un cartone di buoni sentimenti con ambientazioni e personaggi eccellenti.
PEZZI DI STRUEDEL!!
uuuuuuuuuuuuuuh mi ispirava da vedere... XD Peccato che non c'era Mario, ho saputo... XP
RispondiEliminaForse ci sarà nel seguito ;)
Eliminaio ancora non sono riuscito a vederlo, ma mi ispira molto xD
RispondiEliminaCOME non l'hai visto?? xD
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