venerdì 2 novembre 2012

Mockingbird Lane 1x01 - Pilot

"You're a Munster, not a monster"


Scritto da Bryan Fuller (già creatore di "Wonderfalls", "Dead Like Me" e "Pushing Daisies"), "Mockingbird Lane" nasce come remake della sitcom '60 "I Mostri" (in originale "The Munsters", che è anche il cognome della famiglia protagonista), ai tempi rivale della più famosa serie "La Famiglia Addams". Il pilot (diretto da Bryan Singer) è stato trasmesso qualche giorno fa in occasione dell'arrivo di Halloween e probabilmente la serie vera e propria vedrà la luce la prossima stagione, data la buona percentuale di ascolti. La NBC infatti ha scelto di sospendere la serie, anche perché Fuller è ora impegnato con la produzione di "Hannibal".


I protagonisti di "Mockingbird Lane" sono i Munster, componenti di una famiglia che all'inizio mi aveva fatto pensare ai Collins di "Dark Shadows": proprio come nella (deludente) pellicola di Tim Burton (anch'essa tratta da una serie tv anni '60, periodo in cui a quanto pare le famiglie "alternative" interessavano parecchio) anche i Munsters hanno molti segreti, anche se non si sforzano molto per nasconderli. Infatti questa famiglia - oltre a risiedere al numero 1313 di Mockingbird Lane, luogo di triste fama - è composta da membri che sono tutto tranne che normali: il capofamiglia, chiamato quasi sempre "Nonno", è infatti un vampiro di vecchia data che non si fa scrupoli a sbranare e a bere il sangue dei vicini (non senza prima averli "persuasi" a verniciare di nuovo la casa); la figlia di questi, Lily, è anch'essa una vampira, ma almeno il suo lato materno sembra essere più forte di quello demoniaco; Herman (che nel pilot è probabilmente il personaggio più interessante), invece, è il marito di Lily e può essere paragonato al mostro di Frankenstein, dato che è stato costruito dal suocero mettendo insieme più parti di cadaveri; Marilyn è la figlia della sorella di Lily ed è l'unico essere umano della casa, anche se il suo insolito carattere non la rende di certo una persona normale; e infine c'è Eddie, figlio di Herman e Lily, nonché lincantropo, anche se non lo sa.



L'episodio inizia con il trasferimento dei Munster e ci vengono presentati i problemi di ogni personaggio: Lily ed Herman non riescono a confessare al figlio Eddie che in realtà è un lupo mannaro; il cuore di Herman deve essere spesso sostituito, dato che l'amore per prova per la moglie tende a spezzarlo, e non solo metaforicamente; Marilyn viene definita dal nonno la "vergogna della famiglia" dato che è un semplice essere umano, ma lei fa di tutto per meritarsi il suo affetto; Eddie vuole solo essere un bambino normale che non mangia carne; e il Nonno... più che avere problemi, è lui che li crea agli altri.

Essendo già una fan di Pushing Daisies (devo ancora procurarmi "Wonderfalls" e "Dead Like Me"), è riconoscibile in "Mockingbird Lane" la mano degli "addetti ai lavori": l'attenzione per le scenografie, il modo in cui i personaggi interagiscono tra di loro, le battute e l'humour nero rendono facilmente riconoscibile la mano di Fuller, il quale per ora non ha avuto molta fortuna con le serie da lui create (nessuna è andata oltre la seconda stagione). Nonostante le ottime critiche e il forte supporto di un pubblico di nicchia, infatti, le sue storie e il suo modo di raccontarle non riescono a catturare a lungo l'attenzione dei telespettatori, specie quando il ritmo della narrazione tende a rallentare. Tuttavia spero che Fuller riesca a sfondare definitivamente con uno dei suoi progetti futuri - che sia "Hannibal" o "High Moon" - e che la serie di "Mockingbird Lane" riesca a vedere veramente la luce, dopo un'anticipazione così "ghiotta".

Per finire, ecco la famiglia Munster originale:


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