Our precious Elisabeth has gone,
her nightingale's voice is stilled,
a place is vacant in our home,
which never can be filled.
God in His wisdom has recalled,
her nightingale's voice is stilled,
a place is vacant in our home,
which never can be filled.
God in His wisdom has recalled,
the boon His love had given;
and though the body moulders here.
and though the body moulders here.
The soul is safe in Heaven.
Martedì 6 novembre 2012, circa le sei di sera. Una piuttosto stanca ma entusiasta versione di me, più giovane di un paio di giorni, entra in quella fumetteria nei pressi di Moscova (mentre la si raggiunge, si vede in lontananza quel cimitero dove riposano, tra i clacson e lo smog, le spoglie di Manzoni) meglio nota come "Alastor", dove ultimamente passo ancora più tempo del previsto da quando ho scoperto che, oltre a vendere ogni tipo di fumetto, quei simpaticoni organizzano degli incontri con fumettisti nostrani e non (qualche mese fa avevano "ospitato" anche Zerocalcare, ed è stato in seguito a quell'occasione che ho deciso, vittima dell'insonnia, di scrivere il primo post di questo blog). L'altro ieri l'incontro era addirittura quadruplo: l'Alastor infatti avrebbe vantato la presenza di Tyler Kirkham (Green Lantern Corps, Green Lantern: New Guardians), Diego Cajelli (Napoleone, Dampyr, Zagor, Milano Criminale), Giuseppe Ferrario (che, ahimè, più che altro conosco perché venne accusato di plagio durante la pubblicazione del fumetto Panini tratto dalle "Cronache del Mondo Emerso" di Licia Troisi) e Anna Merli, per la quale ho partecipato a questo incontro (anche se Kirkham non era per niente male... in tutti i sensi).
Avrei comprato "End" anche prima di questo fatidico 6 novembre, peccato che non riuscissi a trovarlo da nessuna parte (insieme a Sky Doll, sempre edito da Bao Publishing), ma per fortuna mi sono rifatta alla grande e la Merli - simpatica e disponibilissima, con una rosa bianca sul tavolo - mi ha regalato un bellissimo disegno di Elisabeth, la protagonista del fumetto, insieme al gatto/serpente Napoleone (la foto qua sotto non rende giustizia, pardon).
Ma andiamo con ordine.
"End" è il frutto della collaborazione tra Barbara Canepa (Witch, Monster Allergy, Sky Doll) e Anna Merli (Rose). La storia e i testi sono frutto della mente della Canepa (propongo in basso un suo schizzo di Elisabeth, anche se purtroppo non è tra le mie mani ma l'ho semplicemente beccato su internet), mentre i disegni e i colori sono stati realizzati in coppia con la Merli, in collaborazione (per quanto riguarda i colori) con Angela Vianello. Al di là del talento delle due autrici, il volume è in sé molto bello e assai ben curato: di sicuro lo è abbastanza da "giustificare" i 15 euro del prezzo di copertina.
"End" è essenzialmente la storia di una ragazzina, Elisabeth. O forse sarebbe meglio dire di DUE ragazzine, le sorelle Dorothea ed Elisabeth Weatherly, entrambe studentesse di un prestigioso collegio religioso. Purtroppo, almeno in questo primo volume, non vedremo mai insieme le due sorelle: infatti all'inizio della storia veniamo a sapere che Elisabeth, di soli tredici anni, è morta in seguito ad un misterioso "incidente" che vede coinvolto l'ex padiglione di caccia del collegio. La sua morte, tuttavia, insospettisce le sue compagne e amiche del collegio, mentre Dorothea - sorella che, a sentire le chiacchiere di suore e studentesse, sembra possedere alcuni poteri paranormali (premonizioni e cose del genere) - è stranamente convinta che sua sorella sia ancora viva.
Quindi la vera domanda è questa: Elisabeth è veramente morta? Lei stessa non lo sa, ma per qualche strana ragione è imprigionata in un luogo dalla bellezza gotico-crepuscolare, insieme a tre bizzarri animaletti: Napoleone (un gatto incrociato con un serpente corallo), Ulysse (un pipistrello con le zampe di gallina) e Leonardo (un rospo con le abitudini di una tarantola). Prima di "essere ammessi" in questo luogo, infatti, sembra che sia necessario subire una trasformazione, spesso terribile: anche ad Elisabeth è toccato un cambiamento radicale, che la costringe a nascondere le sue mani sotto nastri e guanti neri.
"End" è uno di quei fumetti in cui le immagini e i disegni prevalgono nettamente sulla storia, specie quando la trama è confusa e ancora da definire come in questo primo volume: senza contare che alcuni dialoghi sono veramente inverosimili se pronunciati da ragazzine così giovani, per quanto colte possano essere. Tuttavia questo passa tutto in secondo piano, dato che disegni, atmosfere e colori non possono fare a meno di incantare il lettore, vignetta dopo vignetta: sono talmente ricche, dettagliate ed evocative che è impossibile leggerlo/guardarlo tutto d'un fiato. Viene invece naturale soffermarsi su ogni singola pagina, vignetta, gesto, sfumatura... e, dopo una prima lettura, viene voglia di sfogliarlo, e risfogliarlo, e risfogliarlo di nuovo, e ogni volta, inevitabilmente, si scoprirà qualcosa di nuovo.
Giudizio eXtremo: la storia è un po' troppo "emo" per i miei gusti, ma avere una bellezza simile nella mia libreria mi fa sentire bene.
P.S.: questa serie, pubblicata in Francia da Soleil, fa parte di una collana curata dalla stessa Canepa: "Collection Metamorphose". Durante il Lucca Comics, l'editore Bao Publishing ha dichiarato che nel corso del 2013 verranno pubblicati altri fumetti di questa meravigliosa collana di cui si può avere un assaggio QUI.
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